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La nuova Camera di Commercio ad Urbino: la visura camerale cambia indirizzo

Le Marche sono una delle regioni più industrializzate di Italia, con eccellenze nel campo cartotecnico e tessile; la crisi finanziaria ed economica nazionale ha evidenziato anche in questa regione delle criticità e la locale Camera di Commercio tenta di sostenere, con diversi progetti, i vari settori e comparti siano essi industriali che artigianali.

In questo quadro si inserisce  la variazione di sede di quella di Pesaro Urbino: causa le ristrettezze economiche il Comune e l’Amministrazione del Legato Albani l’hanno raggruppata a Provincia e Gal Montefeltro; l’indirizzo è sempre quello di piazza della Repubblica 3, all’interno del Legato Albani, ma i locali occupati sono stati ridimensionati e la CCIAA ha lasciato un piano dell’edificio, quindi tutti i servizi, compresa la fornitura di visura camerale, hanno cambiato casa.

Perciò in data 18 febbraio 2015 si è tenuta la cerimonia inaugurale e di presentazione dei nuovi spazi che ospiteranno la Camera di Commercio, ma prima del taglio del nastro è stata consegnata al primo cittadino, da parte della Camera di Commercio, la visura camerale in lingua inglese e con QR code, la prima rilasciata dall’ufficio di ducale, a Urbino Servizi.

La disponibilità del comune dimostra l’importanza di mantenere l’ufficio in Urbino, mantenere uno spazio così importante per tutte le imprese del territorio è fondamentale in questo periodo.” Dice Alberto Drudi , presidente della Camera di Commercio, che torna a parlare dei tagli subiti dal governo:”in questi anni e in questo ultimo periodo i tanti tagli arrivati dallo stato hanno, e metteranno ancora a rischio, tutti gli eventi da noi promossi, le sedi distaccate dalla quella di Pesaro e potrebbero essere invalidanti per tutti gli importanti rapporti stretti in questi anni all’estero. Anche grazie al Sindaco Gambini potremo ancora operare sul territorio stando vicini agli imprenditori.”

il vice presidente di Camera di Commercio provinciale, Amerigo Varotti, che ricorda come lo stato abbia abbandonato il territorio: “lo vediamo tutti i giorni, dalle amministrazioni comunali che non hanno i fondi per la manutenzione, agli enti come la Camera di Commercio e le Fondazioni che hanno sempre promosso il territorio e le sue iniziative. Non possiamo che ringraziare l’Amministrazione Comunale e quella del Legato Albani che ci hanno messo a disposizione i locali.” “Non si possono eliminare enti e servizi senza fare programmazione; lampante l’esempio che in Provincia con più di 500 dipendenti non è possibile tagliare il ramo ad un albero senza chiamare una ditta esterna, si deve operare sul campo per creare lavoro.” Questa potrebbe essere una soluzione per il sindaco Maurizio Gambini in tempi di magra, ma anche abituarsi all’essenziale, perché sono tanti i costi che pendono sul bilancio comunale, dall’elettricità al riscaldamento, ecco perché raggruppare tutto in unica sede. Gambini poi rimarca la necessità di mantenere lo sportello per tutte quelle realtà imprenditoriali dell’entroterra. “

Gli uffici della Camera di Commercio, secondo le nuove disposizioni,  saranno aperti il mercoledì e il venerdì dalle ore 9 alle ore12

Tra i servizi resi dalla Camera di Commercio vi annoverano il rilascio di visure camerali, certificati, elenchi, copie atti e bilanci del registro Imprese, rilascio della Carta Nazionale dei Servizi (Firma Digitale), domande e denunce al Registro Imprese, domande e denunce al REA, deposito Bilanci e vidimazione e bollatura libri.